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TERRA SANTA
Lettera da Gerusalemme
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“Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato.” (Archimede)
“Dicesi soluzione l’unione di un sale (soluto) disciolto in un liquido (solvente) in cui i componenti mantengono le stesse caratteristiche chimiche e possono nuovamente scomporsi mediante un processo fisico.” (Chimica Generale e Inorganica)
“Se ti entra del sale in un occhio, lavalo subito finché il bruciore non cessa.” (Antico proverbio indiano)
“Il punto più basso della terra è la depressione del Mar Morto.” (Atlante Geografico De Agostini)
“Nel Mar Morto non si può nuotare.” (Enrico Cerri, 1986)
“Ma non dir balle!” (Marsilio Parolini, 1986)
“Nel Mar Morto non si può nuotare.” (Marsilio Parolini, 1989)

Quando mi dissero che nel Mar Morto non si poteva nuotare e che non si poteva mettere la testa sott’acqua e altre caratteristiche di quel lago (perché di lago si tratta), non ci credetti e attribuii quelle affermazioni un po’ all’esagerazione e un po’ all’incapacità del mio interlocutore (Figuriamoci! Ho imparato a nuotare tra le rocce di un fiume e non ho paura di nulla!). Si! L’acqua sarà un po’ salata, non bisognerà tenere gli occhi sempre aperti, si farà un po’ fatica a scendere sul fondo, l’acqua sarà tiepida, tutt’al più sarà calda come il Naviglio a Castelletto dopo la centrale di Turbigo; e non esageriamo col sole!
Ora, come san Tommaso, ho toccato con mano e ho creduto!
Dirò di più! Non mi furon descritti i soldati!
Per noi, in Italia, vedere dei soldati in giro è raro; vederli armati lo è ancor di più; vedere le soldatesse è un miraggio: lì tutto è normale: soldati e soldatesse, mano nella mano, il mitra nell’altra, scendono alla spiaggia sassosa, affidano le armi a qualche commilitone ben vigile, si spogliano e si immergono nello sciroppo di sale, giocando come tutti i cristiani (pardon! ebrei). O ci tenevano sotto controllo?
Mi pare inoltre di aver visto per qualche secondo (o forse era un sogno?) un caccia volare dieci metri sopra la spiaggia, al riparo dei monti, per tenersi nascosti ai radar nemici e cabrare in modo fantastico (forse il pilota faceva il bullo!).
Vi ricordate Emma appoggiata sull’acqua e, simile ad una barchetta di carta, spinta da rassicuranti mani verso il largo? E il “don” che, da esperto “ripetente”, nuotava azionando, senza la minima increspatura, le gambe a “rana all’indietro”?
E la pancia di qualcuno (meglio non far nomi) che galleggiava nello splendore del Cinemascope? E le abbronzature in Tecnicolor? E i bruciori? E l’acqua negli occhi? E le corse alle docce? E…
Ho già avuto modo di dire che il viaggio in Terra Santa mi ha dato l’impressione di essere “incredibile”! Il Mar Morto è uno degli aspetti più incredibili.
Quando racconterò queste cose, se non sarò creduto, non mi preoccuperò più di tanto.
Quando spiegherò il Principio di Archimede, avrò un esempio in più da portare ai miei allievi: se malgrado anche questo non lo capiranno, li manderò… ad affogarsi nel Mar Morto: tanto non ci riusciranno mai!