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Imparo le tecniche
Nel 1985, lo snodarsi degli eventi mi ha condotto a svolgere il mio compito di educatore in un laboratorio di cartotecnica in una scuola di stampa e legatoria del comune di Milano. Non potevo svolgere questo compito se non lavoravo con i ragazzi. Ho così imparato pian piano le tecniche di legatoria e cartotecnica, sotto la guida del maestro Vincenzo Sucato.

Quaderni di animazione e libri
La mia esperienza nel campo dell’handycap, acquisiata sia nel volontariato che alla Fondazione Pro Juventute don Carlo Gnocchi, mi ha insegnato a scomporre le tecniche acquisite in singoli semplici passaggi, adatti anche ai meno capaci, che potevano aiutare a realizzare gli oggetti finiti. Con l’aiuto di Galeppe, il mio illustratore, abbiamo realizzato dei quaderni di animazione che potessero ricordare i singoli passaggi. Presentatomi, quasi per caso, alla casa editrice De Vecchi, dai quaderni nascono dei libri che portano la firma anche di Vincenzo e di Gianluca Marchesi, anche lui esperto del mondo dell’Handycap, ma soprattutto titolare della più prestigiosa legatoria di Milano.

Corsi in giro per l’Italia
Sia come esperto del mondo del disagio e della disabilità sia delle tecniche di animazione, tengo molti corsi in varie istituzioni, pubbliche e private. Propongo di aggiungere, alle classiche tecniche di animazione, anche quelle dell’abilità manuale, in particolare cartotecnica e legatoria. Anziani, insegnanti, operatori sociali, ragazzi normali o disabili o con problemi di disagio sono i miei allievi.

Altre tecniche
Tornato dall’Albania per il corso sull’animazione e il gioco, in cui avevo tenuto anche una lezione sulla legatoria, la Charitas decide di prolungare il corso sull’animazione e di inserire anche le tecniche di lavorazione della carta con una nuova docente. Marina Crippa, educatrice artistica presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, ed esperta di queste tecniche, le propone agli allievi albanesi che si rendono conto che anche con materiale povero si possono fare cose molto belle. Naturalmente, apprendo qualcosa anch’io.

Sperimentazioni
Certamente non ho neppure un decimo del senso artistico di Marina, ma ho la capacità tecnica di sviluppare nuovi procedimenti. A scuola, dove ho del tempo e uno spazio, sperimento le nuove tecniche di realizzazione e trasformazione della carta, riempiendo il laboratorio di una miriade di oggetti, a volte improponibili, tanto che il mio preside ogni tanto fa fare piazza pulita di tutto. Io, indefesso, continuo a sperimentare, trascinando Marina e Graziella Bisin, un'altra educatrice artistica di disabili (lei è del Don Gnocchi), a evolvere e a insegnare nei corsi complementari, queste nuove tecniche. Ciascuno di noi tre, nel proprio ambito, trasmette in corsi di aggiornamento per insegnanti, maestre, operatori in servizio e quanto altro, il proprio sapere e saper fare.