L’idea della Festa del Gnocco
Lo so che gnocco pretende il “lo” davanti, ma noi la chiamiamo apposta così perché così noi diciamo. A parte queste considerazioni lessicali, la festa nasce nel 1973 da un’idea di Giancarlo, un “villeggiante”, che propone di cuocere il gnocco fritto in piazza e di mangiarlo insieme con i salumi tipici ed il vino buono tirato fuori da quelli che lo sanno fare. Si invitano i parenti e gli amici delle frazioni vicine, si balla e si fanno giochi per i bambini.
Lo sviluppo della Festa del Gnocco
L’anno dopo si ripropone con i bambini che fanno i manifesti e con l’invito a tutti i paesi vicini. Tanta gente, contenta ed allegra, mangia e beve con una piccola offerta e gioca alla pentolaccia che ci permette di raccimolare qualche soldino. Col passare degli anni è diventata l’appuntamento fisso dell’estate del circondario. Pian piano ci siamo organizzati. Abbiamo superato le mille presenze con gente che veniva da Reggio, Parma e Bologna. Ora è famosa come la festa del “lancio dell’uovo” dove si mangia e si beve gratis (anche se non è del tutto vero). La data è fissa: 12 agosto.
I frutti della Festa del Gnocco
La positività della festa ha comportato anche il cambiamento dei rapporti tra gli abitanti che si sono ritrovati più uniti e amici, disposti a collaborare nella realizzazione di semplici opere comuni e nell’acquisto di strumenti che ogni famiglia può riutilizzare. “Curscee” nelle serate estive è piena di gente che chiacchera e si racconta, con i pochi bambini che giocano e gridano e con le urla di sottofondo che al termine di ogni mano di briscola o scopa si ergono potenti dal tavolo di gioco, su cui non manca mai un bicchiere di quello buono.
L’associazione
Nel 2002 è stata ufficialmente costituita l’Associazione Culturale “Quelli di Tizzolo”. Ciò ci ha permesso di avere una figura giuridica e quindi maggiore visibilità, di essere in regola con le leggi tributarie e le norme igieniche, e soprattutto di ricevere contributi da sponsor le cui pubblicità appaiono nei manifesti e nei “Quaderni di Tizzolo” che illustrano mediante vecchie fotografie la vita e i personaggi di questo paese.
I progetti e i sogni
Ora l’associazione ha un minimo di denaro che potrebbe spendere per realizzare qualche progetto: rifacimento dell’Oratorio, punti luce e marciapiedi caratteristici, parcheggio, sede e luogo di ritrovo, magazzino del materiale. Difficoltà burocratiche lasciano in attesa l’Oratorio. Difficoltà finanziarie del Comune di Vetto non mettono in moto i lavori per il parcheggio. Siamo in attesa perché occorrerebbe fare un progetto unico… I sogni ci sono! Guai agli uomini che non hanno sogni!
http://www.vettodenza.it/vetto.html
http://www.comune.vetto.re.it/page.php?pg=circoli-ass_tizzolo
http://www.comune.vetto.re.it/page.php?pg=arte - tizzolo